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GLI OBIETTIVI E I RISULTATI DEL PROGETTO
Valorizzare e promuovere il dialogo intergenerazionale tra giovani e anziani su tematiche importanti che coinvolgono le persone e la società moderna nelle comunità locali della provincia di Rovigo.
E’ stato questo l’obiettivo, ampiamente raggiunto, del progetto nazionale “PARLA CON ME : ANCeSCAO A TU PER TU CON I GIOVANI”, iniziativa territoriale avviata in Veneto dal Centro sociale CRAB ANCeSCAO Aps di Badia Polesine (Rovigo) in collaborazione con altri tre Centri polesani affiliati ad ANCeSCAO (Centro Gruppo anziani di Villadose, Centro Azzurro di S.M.Maddalena-Occhiobello e il Centro “Il Tiglio” di Salara), il MIUR Ministero della Pubblica Istruzione Università e Ricerca (Ufficio Regionale Scolastico per il Veneto), il Touring Club Italiano (Consolato di Rovigo), e finalizzata ad aiutare giovani e anziani a confrontarsi su importanti temi come la tutela e il rispetto dell’ambiente, le tradizioni e gli antichi mestieri locali, la memoria storica e il patrimonio culturale locale, il cyberbullismo a scuola.
Il progetto, realizzato dal CRAB ANCeSCAO Aps di Badia Polesine (Rovigo) e lo studio di comunicazione veneto ITINERARIA Comunicazione che ne ha curato l’ideazione, la progettazione, la realizzazione tecnica degli eventi partecipativi di comunità realizzati nei vari territori polesani coinvolti (comuni di Villadose, Badia Polesine, Salara, Trecenta, S.M.Maddalena-Occhiobello), aveva preso il via con grande entusiasmo nell’ottobre 2019 per concludersi dopo grandissime difficoltà dovute alla pandemia Covid-19 alla fine di febbraio 2021.
Dopo un lungo periodo di preparazione e di coprogettazione partecipata che ha coinvolto con molti eventi e per mesi tutti gli stakeholder della provincia di Rovigo (enti istituzionali e regionali, plessi scolastici, decine di classi, docenti e dirigenti scolastici, quattro centri sociali anziani con oltre 1500 soci), a febbraio 2020, il progetto fa i conti inaspettatamente con l’emergenza sanitaria Covid-10, con un lungo lockdown, il continuo susseguirsi di contagi e decessi proprio tra le persone più fragili dei Centri anziani, il distanziamento sociale, le chiusure e le riaperture e richiusure delle scuole.
Non potendo, quindi, già dall’inizio del 2020, più sviluppare gli incontri tra anziani e studenti “in presenza”, così come era stato pianificato, ma cercando in tutti i modi di evitare di sprecare tutto il lungo percorso di coprogettazione affrontato fino a quel momento dalla comunità locale, ITINERARIA Comunicazione propone al CRAB ANCeSCAO Aps, ai Centri sociali anziani e alle scuole che avevano aderito al progetto, di attivare una innovativa modalità relazionale mai provata prima, trasformando gli incontri “in presenza” programmati, con video-lezioni da remoto (quella che poi tutti avrebbero conosciuto come DAD/DID), durante le quali studenti e anziani, in videochiamata, ognuno dalla propria residenza (classi, abitazione, centri sociali, ecc.) avrebbero condiviso alcune video-interviste autoprodotte (qui sotto) a testimonial locali sui temi del progetto.
Un innovativo esperimento di condivisione ed aggregazione, unico nel suo genere e tra i pochissimi realizzati in quel periodo (marzo-aprile 2020) in Italia tra persone anziane e scuole medie e superiori dislocate in comuni diversi, e con i nonni e nipoti di fatto “isolati socialmente e psicologicamente”.
Tra mille difficoltà (forte isolamento psicologico degli anziani, mancanza di competenze digitali, chiusura dei Centri sociali coinvolti e spesso delle stesse scuole e classi, linee telefoniche e digitali inesistenti o malfunzionanti, difficoltà di comunicazione tra le persone, ecc.), il Centro anziani CRAB, supportato da ITINERARIA Comunicazione, ha quindi fatto realizzare dai propri soci anziani alcune video-interviste ai testimonial locali legati ai temi del progetto (ambiente, tradizione in cucina, mestieri, cyberbullismo, patrimonio culturale locale, ecc), pubblicandoli poi sulla propria piattaforma digitale video (You Tube), e condividendoli successivamente durante decine di videochiamate realizzate in diretta (oltre 40 in tre mesi), con studenti e docenti collegati dalla propria classe o da casa, con decine di anziani dei Centri sociali coinvolti.
Un’opportunità che ha avviato una nuova forma di scambio intergenerazionale avvicinando, come mai era accaduto prima, ragazzi e anziani, famiglie e nonni, genitori e figli, entrambi in quel momento “feriti nel profondo” dal confinamento sociale e dall’isolamento dovuto alla pandemia.
Le videochiamate e i video realizzati dai nonni in quelle terribili settimane e mesi per il progetto nazionale PARLA CON ME, sono diventate nel tempo un importante esempio, sia a livello nazionale per l’intero network associativo di ANCeSCAO Nazionale (oltre 400.000 soci presenti in tutta Italia), ma soprattutto per l’intero territorio polesano coinvolto (comuni di Badia Polesine, Salara, Villadose, Trecenta, S.M.Maddalena-Occhiobello).
Un’iniziativa di vicinanza e solidarietà tra generazioni anagraficamente diverse, seguita da vicino anche dalla stampa locale e regionale, alla quale hanno partecipato con grande entusiasmo ed impegno decine di docenti, dirigenti scolastici, centinaia di anziani soci dei Centri sociali coinvolti, oltre 100 classi medie e superiori, oltre 2000 studenti e altrettante famiglie polesane.

Presentazione progetto "Parla con me"

Bullismo

Mestieri agricoli

L'arte della smielatura

Il mestiere dell'apicoltore

La tutela dell'ambiente

Come nascono le macchine agricole

La fragilità degli anziani

Il Sodalizio Vangadiciense

L'Abbazia della Vangadizza

Lo smaltimento dei rifiuti

Il pane di Bertoncello